I temi associati all'urbanistica partecipata stanno suscitando interessi sempre più rilevanti, in una fase in cui si stanno ridefinendo contenuti e strumenti del sistema di pianificazione. Le ragioni sono in parte riconducibili al tentativo di dare legittimità sociale al piano, anche attraverso l'utilizzo di adeguati strumenti di comunicazione, a fronte della crescente sfiducia dei tradizionali meccanismi di delega politica e di rappresentanza elitaria, determinata dalla molteplicità di soggetti con interessi e bisogni spesso conflittuali.
I Programmi Complessi di Trasformazione Urbana richiedono radicali cambiamenti da parte delle amministrazioni locali. Il processo pubblico di decisione associato a questi programmi ha, infatti, forti contenuti negoziali, estranei per lo più al tradizionale processo di decisione burocratico–amministrativo delle amministrazioni locali. Per esempio, la dimensione vincolistica dell'urbanistica non è più la dimensione principale di riferimento delle decisioni, l'ambito di legittimazione e di giustificazione delle decisioni si viene a creare di volta in volta e su più ampi contenuti.
In conseguenza, per le amministrazioni pubbliche si pongono problemi che riguardano non solo l'efficacia e l'efficienza delle scelte urbanistiche in condizioni diverse dal passato, ma hanno anche a che fare coi caratteri negoziali del processo decisionale.